dic 162013
 
Titolo: I fondi pensione nei rapporti di lavoro privato
Prezzo: € 28,00
Anno: 2014
Autore/Curatore: LIVI GABRIELE
ISBN: 9788814186943
EDITORE: Giuffrè
COLLANA: TEORIA E PRATICA DEL DIRITTO - LAVORO
DESCRIZIONE:
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INDICE SOMMARIO

CAPITOLO 1

I LIVELLI REGOLAMENTARI DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

1.Il quadro attuale …………………………………………………………………………………………… 2

2. Fondi pensione e altre manifestazioni della previdenza c.d. contrattuale: in particolare i fondi di solidarietà per il sostegno del reddito di cui all’art. 3 legge n. 92 del 2012 ……………………………………………………… 5

3. Previdenza complementare e art. 38 Costituzione ……………………………… 9

4. Rilevanza dell’autonomia privata individuale e collettiva fra d.lgs. n.124/1993 e d. lgs. n. 252/2005 in un’ottica di adeguatezza ……………. 14

5. Previdenza complementare nella normativa comunitaria. La direttiva n. 2003/41/CE e l’attuazione. Gli Epap ……………………….. 16

5.1. Segue: Previdenza complementare nella normativa comunitaria e parità uomo-donna………………… 19

6. I criteri di delega della legge n. 243 del 2004 ……………………………………….. 20

7. Campo di applicazione: in generale. Dal d.lgs. n. 124/1993 al d.lgs. n.252/2005. Carattere interdisciplinare della normativa. ………………………. 25

7.1. Art. 1, d.lgs. n. 252/2005. Ambito oggettivo. Forme di tutela previdenziale ammesse. Principio di libertà e volontarietà. Forme pensionistiche collettive e individuali. ………………………………….. 27

8. Ambito soggettivo di applicazione. I destinatari della normativa sulla previdenza complementare ………….. 31

8.1. Lavoratori dipendenti privati ………………………………………………………….. 33

8.1.1. Cenni sui pubblici dipendenti ……………………………………………. 36

8.2. Lavoratori autonomi e liberi professionisti …………………………………. 37

8.3. Soci lavoratori delle cooperative di produzione e di lavoro ……. 38

8.4. Soggetti che svolgono lavoro di cura non retribuito derivante da responsabilità familiari, ai sensi del d.lgs. n. 565 del 1996 e titolari di redditi diversi da quelli di lavoro e impresa. Soggetti fiscalmente a carico ………. 39

CAPITOLO 2

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEI FONDI PENSIONE

1.La fase genetica dei fondi di previdenza complementare per il personale dipendente: fase istitutiva e fase costitutiva. Art. 3 d.lgs. n. 252/2005 ………………………….. 44

2. Fase istitutiva dei fondi negoziali: centralità dei contratti o accordi collettivi ………………………….. 46

2.1. Fase istitutiva: accordo plurisoggettivo ……………………………………….. 48

2.2. Fase istitutiva: accordi fra lavoratori …………………………………………….. 50

2.3. Fase istitutiva: regolamenti di enti e aziende …………………………….. 51

3. Fase istitutiva di fondi non negoziali. La legge regionale ……………………. 52

3.1. Fondi aperti e piani pensionistici individuali (Pip):fonti istitutive di matrice bancaria, finanziaria e assicurativa. Originaria subordinazione dei fondi aperti ai fondi negoziali ai sensi dell’art. 9 d.lgs. n. 124/1993 ……………………………………………………………………………. 55

3.1.1. Segue: Fondi aperti e Pip nel d.lgs. n. 252 del 2005. Superamento del terzo pilastro. ………………….. 58

3.2. Fondinps …………………………………………………………………………………………….. 61

4. La costituzione dei fondi pensione. Struttura giuridica del fondo pensione……………………………….. 63

4.1. Costituzione e struttura giuridica: i fondi aperti e i Pip ……………. 65

4.2. Costituzione e struttura giuridica: i fondi negoziali ………………….. 67

4.3. Organo assembleare; competenze e rapporti con le fonti istitutive; la consulta delle fonti istitutive ……. 70

4.4. Gli organi amministrativi e di controllo ex art. 5 d.lgs. n. 252/2005 ………………………………………….. 72

4.5. Fondi negoziali e ad ambito definito: organo di amministrazione, organo di controllo e criterio di rappresentanza paritetica …………………………………………. 72

4.6. Pariteticità ………………………………………………………………………………………….. 74

4.7. Nomina dei componenti degli organi a struttura paritetica ……. 75

4.8. Il responsabile della forma pensionistica …………………………………….. 76

4.9. Organi dei Fondi aperti e Pip ………………………………………………………….. 77

5. Procedimento di autorizzazione e iscrizione nell’albo dei fondi pensione ……………………………………… 78

CAPITOLO 3

LE RISORSE PER L’ATTUAZIONE DELLA FINALITÀ PREVIDENZIALE: CONTRIBUZIONE DI FINANZIAMENTO

1. Modalità e criteri di attuazione dello scopo di previdenza complementare…………………………………. 82

2. Trattamento di fine rapporto e fondi pensione: continuità storico-normativa nei rapporti fra i due istituti ……………………………………………………. 82

3. Il riferimento normativo a “contributi” di previdenza complementare ………………………………….. 86

3.1. Segue:Applicabilità ai contributi a fondo pensione delle norme sulla contribuzione previdenziale obbligatoria ………………………….. 88

4. Il regime di finanziamento. Profili generali …………………………………………….. 90

4.1. Il finanziamento delle forme complementari dal decreto 124/1993 al decreto 252/2005; l’accresciuto ruolo dell’autonomia individuale rispetto a quella collettiva …………………………………………. 92

4.2. La sistematica dell’art. 8 d.lgs. n. 252/2005 ………………………………. 94

4.3. Modalità e misura del contributo. …………………………………………………. 95

4.4. Contribuzione da parte di soggetti che hanno raggiunto l’età pensionabile …………………………. 99

5. Il finanziamento delle forme di previdenza complementare per mezzo del Tfr …………………………… 101

5.1. Il conferimento del Tfr ai sensi della disciplina del d.lgs. n. 124/1993 ………………………………… 103

5.2. L’attuale disciplina sul conferimento del Tfr ………………………………. 106

5.3. Conferimento esplicito del Tfr ………………………………………………………. 107

5.4. Procedura per la manifestazione di volontà nel conferimento del Tfr ………………………………. 111

5.5. Conferimento tacito del Tfr ……………………………………………………………. 112

5.6. La natura giuridica del conferimento tacito ……………………………….. 115

6. La scelta del lavoratore per la conservazione del Tfr nel regime dell’art. 2120 c.c. …………………….. 117

7. Connessioni e divergenze fra le singole fattispecie di finanziamento ……………………………. 117

7.1. Caratteristiche del contributo datoriale. Sua rilevanza contributivo-previdenziale ex art. 12 l. n. 153/1969 ………………… 120

8. Ancora sulla natura retributiva o contributiva del contributo datoriale ai fondi pensioni………………….. 121

9. Mancato versamento della contribuzione da parte del datore di lavoro. Insolvenza delle imprese e omissioni contributive. La tutela delle posizioni individuali ……………… 123

9.1. Il Fondo di garanzia previsto dall’art. 5, d.lgs. n. 80 del 1992 ….. 127

9.2. Forme di tutela per inadempimento contributivo diverse e aggiuntive rispetto a quella assicurata dal Fondo di garanzia ex art. 5 l. 80/1992 ……………………………………………………………………………….. 132

9.2.1. Segue: Rapporti interni fra aderente e forma pensionistica. La tutela della prestazione ……….. 135

 

CAPITOLO 4

LA FASE DELLA PARTECIPAZIONE AL FONDO PENSIONE. PREROGATIVE E DIRITTI DELL’ADERENTE ANTICIPATI. LE PRESTAZIONI PENSIONISTICHE FINALI

1. Lesituazionisoggettivedell’aderente.Incrociarsi dei diritti associativi e diritti previdenziali …………… 140

1.1. La disciplina delle prestazioni in vigenza del decreto n. 124/1993 ……………………………………… 142

2. Le prestazioni nell’art. 11 d.lgs. n. 252/2005 ………………………………………… 144

3. Le nuove prestazioni pensionistiche ……………………………………………………….. 145

3.1. La misura del trattamento. I principi di corrispettività e capitalizzazione. Le forme di erogazione dei trattamenti in rendita e capitale ……………………………………………………………………………… 148

3.2. Modalità di erogazione delle prestazioni …………………………………….. 150

3.3. L’anticipazione della prestazione del fondo in caso di disoccupazione …………………………………. 152

4. Situazioni di vantaggio o di tutela dell’iscritto diverse dal diritto a pensione. Situazioni agibili in costanza di partecipazione al fondo. Il diritto alle anticipazioni. Le anticipazioni dal Tfr all’art. 7 del d.lgs. n.124/1993 …………………………….. 156

4.1. Le anticipazioni nell’art. 11 d.lgs. n. 252/2005 ………………………….. 157

4.1.1. Orientamenti Covip 10 febbraio 2011 in tema di anticipazioni del Tfr ……………………………… 161

4.2. Portabilità della posizione previdenziale e autoregolamentazione. Potere di trasferimento ……………….. 163

4.2.1. Trasferimento senza venir meno dei requisiti di partecipazione al fondo……………………………… 165

4.2.2. Trasferimento conseguente a perdita dei requisiti di partecipazione al fondo pensione ……………… 169

4.3. Potere di riscatto della posizione previdenziale ………………………… 170

4.3.1. Segue: Chiarimenti Covip in tema di riscatto…………………. 173

4.4. Il riscatto della posizione previdenziale da parte dei congiunti dell’iscritto a fondo pensioni …………….. 175

5. Cessione, pignoramento e sequestro di trattamenti di previdenza complementare ………………………… 178

5.1. Segue:inquadramentogeneraleesituazionispecifiche;cessione del quinto con Tfr in garanzia …………….. 180

5.2. Segue: Tfr e crediti di previdenza complementare fra garanzia del prestito e finalità pensionistica. Chiarimenti Covip …………….. 182

5.3. Segue: Interpello Ministero del lavoro n. 51/2008 …………………… 185

CAPITOLO 5

FONDI PREESISTENTI FRA IL D.LGS.N. 124/1993 E IL D.LGS. N. 252/2005; FONDI A PRESTAZIONI DEFINITE E A CONTRIBUZIONE DEFINITA; A CAPITALIZZAZIONE E A RIPARTIZIONE

1. Forme previdenziali preesistenti. Conseguenze della legificazione sui vari schemi pensionistici……………… 190

2. Forme pensionistiche private nell’esperienza anteriore alla disciplina legale della materia ……………… 191

3. L’intervento della normativa del d.lgs. n. 124/1993 sui fondi pensione: l’art. 18, i fondi preesistenti e i vecchi iscritti ………………………………….. 192

3.1. Segue:Le singole situazioni derogatorie nel regime del d.lgs.n.124/1993, “ereditate” nel quadro del d.lgs. n. 252/2005 ………. 194

3.2. Segue: Vecchi iscritti e nuovi iscritti……………………………………………… 196

3.3. Segue: La gestione dei fondi preesistenti con squilibri finanziari ………………………………………. 197

3.4. Segue: Inapplicazione delle norme sui finanziamenti e prestazioni ai vecchi iscritti…………………. 199

4. Conservazione e perdita della condizione di vecchio iscritto ……………. 202

5. Fondi pensione preesistenti e recesso datoriale …………………………………… 203

5.1. Segue: Il recesso alla luce dell’art. 1373 cod. civ. ……………………… 204

5.2. Segue:Recesso da accordi collettivi su fondo pensione e caratteri differenziali dal recesso civile …………………………………………………. 207

6. I fondi preesistenti nella disciplina del decreto legislativo n. 252/2005……………………………………. 209

7. D.m. 10 maggio 2007 n. 62 regolamento per l’adeguamento alle disposizioni del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252, in materia di forme pensionistiche complementari preesistenti ………………………………………….. 213

7.1. Segue: Dm n. 62/2007 e criteri di adeguamento relativi al modello organizzativo e operativo dei fondi preesistenti………………. 213

7.2. Segue: Dm n. 62/2007 e adeguamento dei modelli gestionali. Conflitto di interessi: cenni……………….. 216

8. Il problema della portabilità e del riscatto della posizione contributiva individuale nei fondi preesistenti. Anticipazione. Direttive Covip ……… 218

Appendice……………………………………………………………………………………………………………….. 225

Indice analitico………………………………………………………………………………………………………. 285

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USCITA: Gennaio
PAGINE: X - 294
FORMATO: 15x23 cm - Brossura cucita

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