
IL SISTEMA DELLE IMPUGNAZIONI NEL PROCESSO PENALE
Tradizione, riforme legislative e giurisprudenza conformativa
2020
Di: Leonardo Suraci
Collana: Studi di diritto e procedura penale – Ricerche
Abstract
La materia delle impugnazioni penali, da sempre al centro di dibattiti ed interessata da (diversamente motivati) propositi riformistici, sta vivendo una fase di particolare turbolenza, determinata sia dai recenti interventi del legislatore i quali hanno richiesto uno sforzo di sedimentazione (ancora non esauritosi) da parte degli interpreti, sia da significative precisazioni – spesso destinate a “lasciare il segno” sul piano della costruzione dogmatica di alcuni rilevanti istituti – della giurisprudenza su tematiche costituenti il crocevia dell’odierno assetto del sistema. Le scelte concernenti la materia non sono anassiologiche, dal momento che incidono su diritti fondamentali della persona e, dunque, sul modello culturale intorno al quale si edifica la comunità statale e le forme di accertamento tipiche di essa. Non sono, altresì, del tutto rimesse alla sovranità statuale, essendo (in alcuni casi, anche molto significativi) state imposte dagli organi giurisdizionali sovranazionali. Né, infine, il potere legislativo può incidere sull’assetto complessivo del sistema senza fare i conti con modelli di protezione di valori diversi (e spesso contrastanti) edificati dalla Corte costituzionale. La materia è oltremodo complessa, dunque, e su di essa aleggia una (talvolta non troppo celata) pulsione deflazionistica i cui portatori non mancano di agganciare al principio della ragionevole durata del processo.
