
ANALISI ECONOMICA, POLITICA ESTERA E SVILUPPO 2017
GIORGIO FUA’, L’UFFICIO STUDI DELL’ENI E LA GOVERNANCE DELLE PARTECIPAZIONI STATALI
Di: FABIO LAVISTA (AUTORE)
Abstract
Il volume ricostruisce la storia dell’ufficio studi dell’Eni dalla nomina di Giorgio Fuà a consigliere economico del Presidente nel 1955 fino alla scomparsa di Enrico Mattei nel 1962. L’analisi dei molteplici compiti che a questo ufficio furono di volta in volta assegnati, nel campo degli studi economici, degli studi legislativi e delle pubbliche relazioni, nazionali e internazionali, induce a rileggere l’evoluzione dei meccanismi di governo del sistema italiano delle partecipazioni statali, mettendo in discussione alcune delle conclusioni cui la storiografia è giunta in proposito. L’inedita lettura del rapporto tra enti economici e mondo politico restituisce una storia corale dell’Eni negli anni del «miracolo economico», non esclusivamente incentrata sulla figura di Mattei, e suggerisce una differente lettura degli insuccessi delle partecipazioni statali negli anni successivi. Nello spiegare la parabola discendente degli enti pubblici sembra infatti necessario affiancare alla progressiva ingerenza partitica la perdita da parte del sistema delle imprese a partecipazione statale della capacità di far valere la propria visione dello sviluppo economico. Una conclusione quest’ultima che porta a riconsiderare la crisi delle imprese pubbliche come crisi di un’intera classe dirigente.
Indice
Prefazione
Introduzione
I. Un ente pubblico in trincea
1. Un patrimonio da liquidare o da valorizzare?
2. La controversa definizione postbellica della questione degli idrocarburi
II. Le ragioni di un ufficio studi economici
1. Il modello di governare degli enti pubblici
2. Uffici studi e relazioni esterne nella grande impresa moderna
III. Giorgio Fuà
1. Gli anni della formazione
2. Dall’economic Commission for Europe all’Eni
IV. La funzione relazioni pubbliche, studi e propaganda
1. Studi economici e programmazione
2. Relazioni internazionali
3. Studi legislativi e rapporti con il Parlamento
Conclusioni
Bibliografia
Indice dei nomi
