
GUIDA AGLI STRUMENTI DEFLATTIVI 2024
AGGIORNATO CON GLI STRUMENTI DI SOSTEGNO AI CONTRIBUENTI PREVISTI DALLA LEGGE DI BILANCIO 2024
Il nuovo procedimento di accertamento e adesione
Di: GIANFRANCO ANTICO (AUTORE)
Abstract
La legge di delega fiscale n.111/2023, attraverso i decreti legislativi già pubblicati, ha operato una vera e propria riforma degli istituti alternativi al contenzioso, che ha preso avvio con il D.Lgs. n.219/2023, che ha introdotto il principio del contraddittorio preventivo e normato l’istituto dell’autotutela, per poi prevedere attraverso il D.Lgs. n.220/2023 l’abrogazione del reclamo-mediazione e l’estensione della conciliazione giudiziale alle controversie pendenti in Cassazione. Il cerchio si è chiuso con il D.Lgs. n.13/2024, che ha revisionato il procedimento di accertamento con adesione di cui al D.Lgs. n.218/1997.
Operazioni che vanno lette unitamente alla reintroduzione del concordato preventivo e alla nuova edizione dell’adesione ai processi verbali di constatazione.
Il testo che viene proposto nuovamente – per la quarta volta – all’attenzione degli operatori del Fisco analizza in modo puntuale i diversi istituti deflativi del contenzioso, costituendo un agile strumento di consultazione; il tutto arricchito da diversi casi pratici, pronti all’uso.
Il volume esamina in modo ordinato e puntuale tutti gli aspetti rilevanti dell’accertamento con adesione compresa la riedizione della definizione dei processi verbali di constatazione, e della conciliazione giudiziale (con un occhio veloce alla mediazione), distinti in capitoli, alla luce dell’evoluzione della normativa, della prassi e della giurisprudenza, presentando un grado di approfondimento tale da renderlo una vera e propria guida o manuale sugli strumenti deflattivi tipici, proprio per fornire al contribuente tutti gli strumenti a disposizione per chiudere la partita con il Fisco.
Un capitolo a parte è dedicato al concordato preventivo nella sua versione 2.0.
STRUTTURA DEL LIBRO
PRESENTAZIONE
PRIMA PARTE
1. L’ACCERTAMENTO CON ADESIONE
- 1. Quadro generale
- 1.1 Adesione e autotutela
- 2. Ambito applicativo
- 2.1 Gli accertamenti parziali automatizzati
- 2.2 La definizione unitaria
- 2.3 La definizione separata
- 2.4 Esercizio dell’ulteriore azione accertatrice
- 3. Le diverse regole per l’avvio del procedimento
- 3.1 L’avvio del procedimento su impulso dell’Ufficio, in assenza di accertamento, ai fini reddituali ed Iva
- 3.2 L’avvio del procedimento su istanza del contribuente, in assenza di accertamento, a seguito di accessi, ispezioni e verifiche
- 3.3 L’avvio del procedimento su istanza del contribuente, a seguito di notifica di avviso di accertamento o rettifica sia ai fini reddituali ed Iva
- 3.4 Obbligo di invito al contraddittorio
- 4. Il procedimento di adesione società/soci
- 4.1 Il procedimento di adesione per trasparenza
- 4.2 Atto di adesione nei confronti di un soggetto societario a ristretta base azionaria e riflessi sui soci
- 4.3 Il procedimento di adesione per il consolidato
- 5. L’effetto sospensivo dell’istanza
- 5.1 Casi particolari
- 5.2 Il valore dell’istanza di adesione su un atto non definibile attraverso il D.Lgs. 218/1997
- 6. La mancata convocazione del contribuente
- 7. Le modalità di gestione del contraddittorio: la motivazione
- 7.1 Il contraddittorio da remoto
- 7.2 L’accordo quadro
- 7.3 L’atto di adesione non vincola l’Ufficio per le annualità successive.
- 7.4 L’utilizzabilità in sede di processuale dei verbali di adesione
- 7.5 La compensazione dei costi di competenza
- 7.6 Le cause di inutilizzabilità in sede di adesione
- 7.7 Il procedimento di computo delle perdite
- 7.8 L’utilizzo dell’ACE negli strumenti deflativi
- 7.9 La detrazione del credito per le imposte pagate all’estero
- 8. La sottoscrizione
- 9. Le modalità di pagamento: imposta e sanzioni
- 9.1 Il cd. lieve inadempimento
- 9.2 Il blocco dell’F24
- 9.3 Le conseguenze del mancato pagamento
- 10. Gli effetti penali dell’adesione
- 10.1 Le circostanze del reato
- 10.2 L’utilizzo dell’atto di adesione in sede penale
- 11. La non modificabilità dell’atto di adesione redatto
- 11.1 La diversa qualificazione del rilievo in sede di adesione
- 11.2 Il rimborso dell’Iva per motivi diversi da quelli relativi all’accordo raggiunto
- 11.3 L’intangibilità dell’atto di adesione sottoscritto dall’ex socio e liquidatore
- 11.4 L’intangibilità dell’atto di adesione per il socio accomandante
- 11.5 Il valore del ravvedimento operoso effettuato
- 11.6 L’incidenza di una dichiarazione integrativa sull’atto di adesione
- 12. Il procedimento su impulso dell’Ufficio, in assenza di accertamento, ai fini delle imposte indirette diverse dall’Iva
- 12.1 L’avviso di liquidazione nelle imposte indirette diverse dall’Iva
- 13. Angolo pratico
2. CASI PRATICI
- 1. L’atto redatto nei confronti di una autoscuola
- 1.1 La metodologia di controllo delle autoscuole
- 1.2 Il controllo del volume d’affari
- 1.3 Un caso affrontato dalla Corte di Cassazione
- 1.4 Schematicamente l’iter accertativo: annualità 2014
- 1.5 La presentazione dell’istanza di adesione. Il contraddittorio
- 1.6 La redazione dell’atto di adesione: proposta di adesione
- 2. L’atto redatto nei confronti di una discoteca
- 2.1 La specifica metodologia di controllo
- 2.2 I diversi percorsi di controllo indiretto utilizzabili
- 2.3 I controlli e i riscontri a carattere generale
- 2.4 Il caso pratico
- 2.5 Il contraddittorio in sede di adesione
- 3. L’atto redatto nei confronti di una lavanderia
- 3.1 Caratteristiche economiche – aziendali del settore verificato
- 3.2 Il controllo del volume d’affari
- 3.3 Il caso della Cassazione
- 3.4 Ipotesi di ricostruzione indiretta dei ricavi
- 3.5 Il contraddittorio in sede di adesione
- 4. L’atto redatto nei confronti di un idraulico
- 4.1 Il settore
- 4.2 Il caso della Cassazione
- 4.3 Il caso pratico
- 4.4 Metodo di ricostruzione dei ricavi utilizzati
- 4.5 L’istanza di adesione: il contraddittorio
- 5. L’atto redatto per antieconomicità
- 5.1 L’antieconomicità
- 5.2 La rettifica presuntiva
- 5.3 L’avviso di accertamento emesso
- 5.4 L’atto di adesione
SECONDA PARTE
3. IL RECLAMO E LA MEDIAZIONE
- 1. Premessa
- 2. I successivi interventi modificativi dell’istituto
- 3. Mediazione e accertamento con adesione
- 4. Le regole
- 5. Il valore della lite
- 6. Effetti della presentazione del reclamo
- 7. Il litisconsorzio necessario
- 8. La valutazione della mediazione
- 8.1 La mediazione parziale e confermativa
- 8.2 La proposta dell’Ufficio: i criteri
- 9. Le modalità di conclusione e perfezionamento dell’accordo
- 10. La riduzione delle sanzioni
- 11. Le regole per il pagamento delle somme dovute
- 12. Applicabilità della conciliazione alle controversie reclamabili
- 13. Gli effetti del perfezionamento della mediazione
- 14. Le spese del giudizio
- 14.1 Le novità introdotte dalla L. 130/2022
- 15. La limitazione della responsabilità
- 16. L’angolo pratico
4. CASI PRATICI
- 1. L’atto redatto nei confronti di un ginecologo
- 1.1 La fase preparatoria al controllo: il fascicolo del contribuente
- 1.2 Le modalità di esercizio della professione
- 1.3 I controlli prioritari
- 1.4 Il controllo del volume d’affari
- 1.5 Quantificazione dei compensi non contabilizzati
- 1.6 Caso pratico
- 1.7 L’atto di mediazione
- 2. L’atto redatto nei confronti di un dentista
- 2.1 Le modalità di esercizio della professione odontoiatrica
- 2.2 La metodologia del controllo
- 2.3 Il controllo del volume d’affari nel settore degli odontoiatri secondo la nota metodologica
- 2.4 Quantificazione dei compensi non contabilizzati
- 2.5 La posizione della Corte di Cassazione
- 2.6 Caso pratico
- 2.7 L’atto di mediazione
- 3. L’indagine finanziaria nei confronti di professionisti definita in mediazione
- 3.1 Quadro generale
- 3.2 La prova nelle indagini finanziarie
- 3.3 Caso pratico
- 3.4 La proposta del contribuente
- 3.5 L’atto di mediazione redatto
- 4. La mediazione dell’Irap per gli studi associati
- 4.1 Premessa giuridica: analisi giurisprudenziale e di prassi
- 4.2 L’avviso di accertamento
- 4.3 L’atto di mediazione
- 5. La mediazione sui costi di carburante
- 5.1 Il rilievo
- 5.2 Il contraddittorio
- 5.3 L’atto di mediazione redatto
TERZA PARTE
5. LA CONCILIAZIONE GIUDIZIALE
- 1. Premessa
- 2. Quadro d’insieme
- 3. La conciliazione fuori udienza
- 4. La conciliazione in udienza
- 5. La terza conciliazione giudiziale
- 6. Le sanzioni
- 7. Le modalità di pagamento
- 8. Le differenze fra vecchie e nuove regole: ante post D.Lgs. 156/2015
- 9. Le spese di lite per la conciliazione giudiziale
- 9.1 Le novità introdotte dalla L. 130/2022
- 10. La limitazione della responsabilità
- 11. Vantaggi penali
- 11.1 L’accordo con il Fisco non determina automaticamente il venir meno dell’ipotesi delittuosa
- 12. Rapporti fra sopravvenuta conciliazione giudiziale e misure cautelari
- 13. L’inconciliabilità dell’atto di recupero di un credito inesistente
- 14. L’indeducibilità dell’onere corrispondente all’Iva divenuta indetraibile a seguito di accordi conciliativi
- 15. L’angolo pratico
6. CASI PRATICI.
- 1. La conciliazione giudiziale nei confronti del commercio al dettaglio di abbigliamento
- 1.2 L’utilizzo delle percentuali di ricarico
- 1.3 Il metodo di calcolo
- 1.4 Il ricarico medio ponderato
- 1.5 La posizione della giurisprudenza
- 1.6 Gli elementi a sostegno del rilievo
- 1.7 L’atto di conciliazione
- 2. Il lavoro nero nel commercio definito in conciliazione
- 2.1 La questione
- 2.2 La presunzione di maggiori ricavi derivanti da personale in nero
- 2.3 La posizione della Corte di Cassazione sulla valorizzazione del lavoro nero
- 2.4 La decorrenza del rapporto di lavoro
- 2.5 L’accertamento
- 2.6 L’atto di conciliazione
- 3. Le operazioni inesistenti definite in conciliazione giudiziale.
- 3.1 La questione
- 3.2 La sentenza spartiacque
- 3.3 Le soluzioni operative
- 3.4 Caso pratico: il rilievo accertato
- 3.5 La conciliazione
- 4. L’atto di conciliazione nei confronti di una società a ristretta base azionaria
- 4.1 La problematica
- 4.2 La posizione giurisprudenziale
- 4.3 Il caso: la rettifica in capo alla società di capitali ed i conseguenziali atti nei confronti dei soci
- 4.4 La conciliazione: la memoria difensiva presentata
- 4.5 Il pensiero dell’Ufficio: le determinazioni conciliative