
Il controllo di gestione, che il legislatore nel corso degli anni ha richiamato in più occasioni nelle diverse leggi di bilancio e nelle normative infrannuali tese ad applicare i principi della Spending Review, risulta indispensabile oggi per operare negli enti locali, ove è necessario confrontarsi con i costi e i fabbisogni standard, al fine di valutare i livelli di efficienza e di efficacia dei servizi locali offerti. Del resto l’introduzione del pareggio di bilancio, l’estensione a tutti gli enti dell’armonizzazione contabile, la predisposizione di un sistema di indicatori utili non solamente ai controllori esterni (Corte dei conti, servizi ispettivi del Mef) ma soprattuto a chi gestisce l’ente locale a vario titolo (amministratori, dirigenti, funzionari, ma anche impiegati preposti a specifiche attività), devono consentire a tutti di essere edotti su principi che vengono utilizzati anche dagli enti sovraordinati (Unione europea, Stato, Regioni) per valutare e individuare criteri obiettivi adatti a definire la ripartizione di trasferimenti e contributi pubblici. Il controllo gestionale pertanto non può rappresentare un semplice orpello, un adempimento imposto da nuove prescrizioni normative, ma deve essere invece uno strumento di cui ci si deve impossessare per gestire con oculatezza, criterio ma anche managerialità le risorse pubbliche assegnate con il piano esecutivo di gestione o affidate a società in house o partecipate. Il testo che presentiamo, organizzato in tre parti e aggiornato con i principi e i decreti emanati in applicazione della “legge Madia”, risulta strumento utile sia negli enti locali che intendono introdurre il controllo gestionale, sia in quelli che lo hanno già sperimentato e vogliono migliorarlo, ad esempio formulando precise linee guida per le proprie partecipate, al fine di seguire i canoni più recenti imposti dal d.lgs. n. 175/2016. Nella prima parte si approfondiscono le motivazioni che portano all’introduzione del controllo gestionale, mentre nella seconda si esaminano le caratteristiche dei controlli, da impostarsi in linea con l’armonizzazione contabile, ma soprattutto con le esigenze degli enti locali. Nella terza, infine, si illustrano le tematiche più operative che tengono conto degli aspetti economici e finanziari della gestione. In quest’ultima parte è stato completamente aggiornato il capitolo dedicato alle società partecipate, nei confronti delle quali, con il nuovo Testo unico, si sono previste ulteriori razionalizzazioni e soprattutto si richiedono criteri più aziendalistici nella gestione delle stesse. Il Cd-Rom allegato contiene, oltre alla normativa aggiornata, alla giurisprudenza e alla prassi di riferimento, una ricca documentazione con esperienze maturate in tema di controllo di gestione, ciclo della performance, Dup per la pianificazione strategica e operativa, Piani per la trasparenza e l’integrità, Piani di razionalizzazione sulle società partecipate.
