
La classificazione dei finanziamenti attinti negli IFRS
Analisi critica e problemi di applicazione nel contesto europeo
Roberto Maglio
Collana di economia aziendale 23 diretta da Lucio Potito
La classificazione dei finanziamenti attinti, tra capitale di proprietà e di credito, costituisce una questione fortemente dibattuta, da circa 25 anni, tra i principali standard setters internazionali. Sono stati suggeriti, infatti, diversi criteri per operare la tradizionale distinzione tra mezzi propri e mezzi di terzi, anche nel tentativo di risolvere il problema della classificazione delle nuove tipologie di strumenti finanziari ibridi che si sono diffuse negli ultimi anni. In particolare, l’adozione, obbligatoria o volontaria, degli IAS/IFRS ha fatto emergere le difficoltà di impiegare, soprattutto nei Paesi dell’Europa Continentale, l’approccio dello standard contabile internazionale sul tema, ossia lo IAS 32, in diversi ordinamenti giuridici e con riferimento a particolari tipi di imprese e forme societarie. Così si spiega l’attivismo dell’EFRAG, organismo contabile dell’Unione Europea, che ha pubblicato due Discussion Papers sulla materia, per contribuire all’individuazione di un criterio maggiormente condiviso, rispetto alle proposte di cambiamento suggerite, nel corso del tempo, dallo IASB.
INDICE. Prefazione. – I. Un’analisi critica dell’attuale classificazione dei finanziamenti attinti. – II. La classificazione dei finanziamenti attinti secondo lo IASB nella sua evoluzione. – III. I problemi di applicazione dello IAS 32 nel contesto europeo. – Opere citate e abbreviazioni usate nelle citazioni.
