set 102014
 
Titolo: IL DIRITTO DELLE PROVE PENALI 2014
Prezzo: € 35,00
Anno: 2014
Autore/Curatore: TONINI
ISBN: 9788814175589
EDITORE: Giuffrè
DESCRIZIONE:
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Giunto alla sua seconda edizione, il volume reca nuovi approfondimenti sulle questioni più scottanti e discusse nell’attuale dibattito giurisprudenziale e dottrinale. Così, il tema delle acquisizioni tecnologiche fruibili nell’inchiesta penale viene affrontato sia sotto il profilo della teoria generale, mediante una ricostruzione cartesiana dell’utilizzabilità delle prove atipiche lesive di diritti fondamentali, sia a livello applicativo attraverso l’analisi dei limiti di ammissibilità dei c.d. virus trojan idonei a captare automaticamente da remoto il contenuto di supporti informatici. In secondo luogo, la trattazione dell’applicabilità delle norme sulle prove nel procedimento incidentale è arricchita da una riflessione sull’attuale filone giurisprudenziale che ritiene operanti inedite preclusioni con riguardo alle quaestiones iuris risolte nel procedimento cautelare. Ancora, ci si sofferma sulla controversa materia dell’accertamento del rapporto di causalità in materia di responsabilità professionale da esposizione all’amianto, oggetto di una spaccatura giurisprudenziale. Nella parte sui mezzi di prova, viene esaminata criticamente la pronuncia delle Sezioni unite Aquilina in materia di riscontri alla chiamata di correo de relato non accompagnata dall’esame della relativa fonte. Inoltre, si prospetta un’esegesi organica della figura del testimone vulnerabile, investita anche di recente da una pluralità di interventi normativi non sempre coordinati tra di loro. Si esamina, poi, il tema del documento informatico con particolare riferimento alle modalità attraverso le quali l’acquisizione della copia clone dell’hard disk di un computer appare compatibile con la garanzia del contraddittorio costituzionalmente ineludibile. Quanto ai mezzi di ricerca della prova, la materia delle intercettazioni è affrontata alla luce dell’importante intervento della Corte costituzionale (sentenza n. 1 del 2013) che – prendendo le mosse dall’accessibilità delle conversazioni intrattenute dal Presidente della Repubblica – ha colto l’occasione per tracciare inedite riflessioni che hanno imposto un ripensamento del classico approccio alla materia. Infine, in merito all’utilizzabilità delle prove precostituite, viene effettuata un’attenta ed originale ricostruzione dell’attuale disciplina delle precedenti dichiarazioni rese da persone irreperibili alla luce dei più recenti orientamenti della Corte europea che, successivamente alla ricognizione convenzionalmente conforme operata dalle Sezioni unite De Francesco del 2011, ha rimeditato funditus la materia con l’importante decisione Thaery c. Regno Unito.

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PAGINE: 562

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